– Chi è Monia Andreani

Vi invitiamo a seguire gli articoli di questo sito e la pagina Wikipedia dedicata alla figura di Monia Andreani. Qui di seguito quel che di se stessa scriveva nel suo blog.

Sono ricercatrice a tempo determinato di tipo B in Filosofia Politica presso l’Università per Stranieri di Perugia. Mi occupo di teorie dei diritti umani in particolare di diritti economici e sociali in relazione ai diritti civili per quanto riguarda la salute, l’etica della cura e la bioetica.

Sono dottora di Ricerca in Antropologia filosofia e fondamenti delle scienze presso l’Università di Urbino Carlo Bo (2006).  La mia formazione filosofica abbraccia il pensiero francese contemporaneo e in particolare la filosofia delle differenza a cui ho dedicato un libro: Il terzo incluso. Filosofia delle differenza e rovesciamento del platonismo, Editori Riuniti, Roma, 2008. I miei interessi si sono concentrati sulle dinamiche teoretiche, teorico-politiche ed etiche della differenza e in particolare della differenza di genere, anche nella dimensione del multiculturalismo a cui mi sono dedicata a partire dal mio insegnamento di Teorie dei Diritti Umani all’Università per Stranieri di Perugia (Quando la differenza conta. Democrazia, multiculturalismo e questioni di genere, in M. Andreani, A. Vincenti (a cura di), Coltivare la differenza. La socializzazione di genere e il contesto multiculturale, Unicopli, Milano, 2011). Ho un Master di Secondo Livello in Bioetica generale e clinica (Università politecnica delle Marche, Facoltà di Medicina e Chirurgia 2008), dal 2011 sto lavorando sul versante dell’etica pubblica e in particolare dell’etica della cura, occupandomi di principi della bioetica e delle dimensioni del confronto pubblico in campo etico e bioetico su tematiche ambientali e biomediche, a partire da un’analisi del pensiero filosofico contemporaneo attorno al concetto di vita. Nell’ottobre del 2012 è stato pubblicato il volume che ho curato insieme a Marcello Dei e Massimo Stefano Russo, dedicato alla bioetica nella discussione pubblica e in cui ho scritto un saggio sulla bioetica e i diritti umani in una prospettiva di genere e ho curato un glossario ad uso didattico:  Bioetica e dibattito pubblico tra scuola e società, Unicopli Milano.

Ricercatrice con Assegno di ricerca presso l’Università di Urbino Carlo Bo,  sono impegnata dal 2011 in una ricerca-intervento fdal titolo “La bioetica con i caregiver. Alleanza terapeutica e qualità della vita”, si tratta di un progetto sperimentale di bioetica e di etica della comunicazione che si svolge partendo dallo studio della relazione tra pazienti, caregiver, famiglie, personale sanitario impegnato nell’assistenza domiciliare e medici di medicina generale (progetto dell’anno 2013-2014) per valutare e trovare profili di miglioramento nella relazione di cura che si instaura attorno a chi vive a domicilio con malattie neurodegenerative quali SLA, Distrofia Muscolare e Sclerosi Multipla, nel comprensorio dell’ASUR  Area vasta 1 ex zona territoriale 3 di Fano, Mondavio, Pergola (Provincia di Pesaro e Urbino). I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati in un volume di cui sono co-autrice insieme alla collega Luisa De Paula, La bioetica con i caregiver. Alleanza terapeutica e qualità della vita, uscito da Unicopli nel marzo 2015.

Dal 2014 ho svolto la ricerca  “La bioetica con i caregiver. Alleanza terapeutica e qualità della vita”  in ambito pediatrico. Il progetto pediatrico è stato sviluppato successivamente alla ricerca in campo di etica della cura con caregiver e malati adulti, ha coinvolto una popolazione selezionata di caregiver e piccoli pazienti sul territorio provinciale di Pesaro e Urbino considerati inguaribili a cui pertanto, secondo le indicazioni della medicina palliativa e dell’etica della cura occorre dedicare una attenzione di cura di qualità con approcci integrati a tutta la famiglia, nella prospettiva della qualità della vita. Da questa ricerca co-finanziata da FIMP (Federazione Medici Pediatri) di Pesaro e Urbino e dall’Associazione Maruzza Marche, iniziata con la collaborazione della collega Luisa De Paula e con la supervisione della Prof. Laura Piccioni, si è sviluppato successivamente un mio lavoro di organizzazione dei risultati che si è consolidata nella presentazione ai medici pediatri  per una giornata di formazione interna  il giorno 5 settembre 2015. Dalla discussione dei risultati della ricerca con i medici pediatri è nata l’esigenza di pubblicare una riflessione maturata in tutti questi anni di intenso lavoro sull’etica della cura e la dimensione deliberativa nella relazione di cura nel volume Questioni etiche nel caregiving. Contesto biopolitico e relazione di cura, Carocci, 2016.

Monia Andreani is an Assistant Professor of Human Rights at the University for Foreigners of Perugia.  She has a PhD in Philosophy  at University of Urbino (Italy) and  she has a Master Degree in Bioethics (University of Ancona, Italy, Faculty of Medicine). She was Fellow Researcher in Ethics of Care at University of Urbino (2011-2016). From 2006 she has been Lecturer at University for Foreigners of Perugia (Italy) in Ethics (2006/2007), in  Sociology (2007/2008) and in Human Rights (since 2007). She serves to the Reseau scientifique TERRA Scientific Committee (France): international research coordination about human rights. Moreover, she is referee to magazine Asylon(s), Ed. du Croquant. Her research and work are addressed to the domains of political philosophy – linked to issues such as ethics and gender gaps and bioethics. In 2007, after winning a Postdoc grant, she took part as a resercher to Programma di Ricerca di Rilevante Interesse (PRIN, pushed by MIUR – Italian Ministry of University and Researcher), of a two-year duration, named Il ruolo della donna nella legislazione africana (University of Bologna – Law Faculty). Again in 2009 she participated to PRIN PROJECT named Carta dei diritti UE: dignità, integrità, uguaglianza/diversità, integrazione (University of Verona – Philosophy Faculty). From 2004 to 2006 she was fellow researcher into service of Epidemiological Center – INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani – National Institute of Health and Science on Aging). She also  cared about and dealt with  Environmental Bioethics and Risks of Health  of Ageing Workers.